José Muñoz (ri)scopre sue tavole di Dylan Dog alla galleria Cart di Roma


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L'artista MunozLa galleria Cart di Roma dal 15 settembre al 14 ottobre espone (in mostra e in vendita) opere di José Muñoz. Sabato 15 settembre l’autore era presente per incontrare il suo pubblico e dedicare libri, anche con disegni. Tra un tratto di pennello e l’altro ci ha raccontato storie fantastiche, come quella del suo primo incontro a 12 anni con Hugo Pratt che imprecava agitando disegni alla Escuela Panamericana de Arte, dove il piccolo José era appena riuscito a farsi iscrivere dai suoi genitori. E la scuola in tutto era  grande… appena 50mq.

Ecco le opere in mostra:

Munoz Galleria CartMunoz Galleria CartMunoz Galleria CartMunoz Galleria CartMunoz Galleria CartMunoz Galleria Cart

Mentre Muñoz disegna, si parla dell’affermazione del fumetto sudamericano in Italia negli anni ’70 e ’80, di cosa sia il fumetto popolare (“E che, io faccio forse fumetti impopolari?“, ci apostrofa con grande simpatia). Squilla un telefono della galleria: è per lui: è Enrique Breccia che lo saluta, scusandosi di non poter passare… Insomma siamo in un’atmosfera stupendamente rilassata, calorosa e simpatica, proprio come il nostro “intrattenitore”.
Ad un certo punto arriva il turno di un appassionato e collezionista che, mentre aspetta la sua dédicace, butta lì, in maniera apparentemente casuale: “Sulla rivista Rolling Stones di Marzo 2011, in una sua intervista lei diceva che quando Gustavo Trigo stava disegnando Dylan Dog n2, lei lo ospitò per un periodo e ogni tanto, quasi per scherzo, la mattina gli faceva trovare una pagina o un panel inchiostrato“. E mentre Muñoz alza lo sguardo per mettere a fuoco l’episodio, il collezionista tira fuori la rivista e gliela mostra. Evidentemente ricordando un episodio bello, il maestro si illumina e il collezionista, prendendo coraggio, gli dice… che ha con se tutte le tavole originali del numero 2 di Dylan Dog e gli chiede se vuol provare a riconoscere quali siano quelle inchiostrate da lui!

Dylan Dog 2Dylan Dog 2Dylan Dog 2Dylan Dog 2Dylan Dog 2Dylan Dog 2

A quel punto l’emozione diventa veramente forte per tutti. Muñoz sorride, quasi ride e comincia a scorrere le tavole una per una, alla ricerca di ricordi lontani. Intorno, noi appassionati, rimaniamo di stucco nel vedere tanta grazia di Dio :-) e veniamo contagiati da questa emozione frenetica. Il maestro ricorda di aver fatto qualcosa sui mostri al museo delle cere… “La tavola è questa… No forse questa… No ecco! Di sicuro è almeno questa: questo tratteggio l’ho fatto io!“. “Me la firmerebbe?“, chiede il collezionista. “Ma certamente!“.

Ecco la tavola (firmata): è la pagina 26.

Dylan Dog 2 pagina 26E io, quando succedono cose come queste, mi ricordo perché amo così tanto “giocare” con le tavole originali 😉


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