C’era una volta… su Facebook


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fbIl gruppo di collezionisti di tavole originali su Facebook è uno splendido luogo per condividere rapidamente di tutto di più. Ogni tanto capita che una discussione sia più partecipata di altre, e magari lì vengano dette cose interessanti che però poi svaniscono come lacrime nella pioggia :-)  vuoi perché sommerse da tanto altro “quotidiano”, vuoi perché FB non è “cercabile” dall’esterno.

Una di queste, secondo me, è quella scaturita a partire dall’asta di Urania. Al principio è solo una telecronaca di quello che sta succedendo, ma poi, piano piano, cominciano le riflessioni su come dovrebbe essere fatta un’asta, sui prezzi, sulle speculazioni ecc.

Stiamo parlando solo di un paio di settimane fa. L’ultimo commento è solo di una dozzina di giorni fa, ma sembra un secolo, nevvero?

Allora mi sono detto: e se lo conservo  a futura memoria sul nostro beneamato blog?

Per un po’ mi sono chiesto se c’era un modo automatico per inserire post specifici, ma poi ho desistito in favore di un più antico “copia e incolla”. Sarà meno bello, ma alla fine funziona. Non ci sono correzioni, scusate gli errori dei vari autori, ma ricordate che su FB si scrive di fretta, spesso da cellulari con correttori ortografici “prepotenti”, quindi siate clementi, gustatevi l’amarcord e se avete qualcosa da aggiungere fatelo pure (qui, non su FB, così rimane).

E fatemi sapere che ne pensate.

Nota: Il copia e incolla brutale, mi è stato fatto notare, non consente di preservare la “privacy” di un gruppo chiuso seppur di Facebook. Così ho optato per l’eliminazione dei nomi e ho tagliato molti di quelli che mi sembravano commenti irrilevanti per la discussione. Spero che questo sia sufficiente.

 


N1001 avete tutti ragione,un unico particolare,C’E LA CRISI!! I PREZZI LEGGERMENTE PIU’ BASSI,FORSE AIUTAVANO UN PO’ DI PIU’

N1002 io le cose che gli ho dato le ho caricate praticamente solo della commissione, per dare una mano. se i prezzi sono alti compri alto e devi vendere in linea…a meno di non perderci…

N1001   AI RAGIONE, PERO’ LE COSE RIMANGONO INVENDUTE….PERCHE? UN AIUTINO FORSE PER L’AQUIRENTE DA INVOGLIARE!!!

N1002 nel mio caso l’unico modo era andare sotto le mie spese.

N1002 e francamente….

N1003 Il discorso delle aste è che ci vende non vuole perderci, per cui, se ha comrpato a 100 e la commissione è al 10%, vende a 110. L’acquirente, se compra, compra a 110+commissione, quindi 120. Io sono partito SOTTO prezzo. Ho venduto, sia chiaro, ma ci ho perso. Ma se avessi trovato due estimatori, magari il prezzo sarebbe salito… Ma è ovvio che se li venditore non vuole rischiare, partendo dal prezzo di mercato+commissione, si venderà sempre pochissimo.

N1020 Sembra il tifo da stadio! Sta di fatto che c’erano certi lotti con cifre talmente alte da essere ridicole!     io capisco il tuo discorso…quando porti all’asta non vuoi finire sotto a quanto hai speso… Ma spiegami una cosa…se te hai pagato la tavola al prezzo di mercato la porti li e poi ci sono da aggiungere i diritti d’asta che sono il 14%+il 15% mi spieghi ch vorrebbe spendere quasi il 30% in più del valore di mercato per comprare la tavola? è chiaro che poi il 90% dei lotti viene ritirato

N1002 infatti non è una vendita fra privati, è un’asta, il beneficio dovrebbe essere dato dalla maggiore esposizione

N1002 e l’intermediario che che la da di che mangia?

N1020 quello che dico    è che oltre al beneficio chi porta l’opera deve prendersi anche qualche rischio come quello che l’opera vada via a meno

N1002 e i ritirati sono qui, perché   è nuovo, ed è un peccato perché è dei nostri, detto ciò il raigonamento non regge, io ho cose da anni che nel tempo hanno aumentat il valore, notevolmente, e cedendole al prezzo di acquisto di 10 anni fa caricando le sole commissioni restano cmq sotto ai prezzi che pageresti da LN o Christies

N1020 ti posso fare però esempi chiari di speculazioni varie con opere acquistate anche solo pochi mesi fa e messi su all’asta con una base fatta non solo per non finire sotto ma per prendersi pure un bel margine… Poi guarda un pò quei lotti finiscono invenduti…

N1002 qualcosa si, qualcosa no…ma ho approcciato quest’asta più, come dici tu, per tifo, che per altro… Volevo che una nuova realtà prendesse piede, la concorrenza fa sempre bene.

N1006 Dunque, io hofatto un salto e un po’ di gente in sala c’era, però pochissimi lotti venduti, grosso modo un 10% fino a pinter, poi me ne sono andato, e molte aggiudicazioni sono andate a telefonate o offerte online. Peccato, spero che poi si sia venduto qualcosa di più. Alcuni pezzi forse sovrastimati – e capisco il collezionista che non vuole andare a vendere sottocosto, però è anche vero che l’acquirente in un’asta finisce per pagare parecchio di più, e in questo momento i soldi sono pochini. Altri invece prezzi equi e devo dire che dal vivo un paio di cose di Magnus meritavano davvero, invece lui, Jac, Pratt, Paz sono stati praticamente ignorati!

N1006 consiglio un paio di tavole davvero belle dai Briganti di magnus, poi una Caprioli notevole – era uno davvero con una tecnica sopraffina- e un buzzelli che in francia avrebbero venduto di sicuro. Alcuni Crepax già visti, e son rimasti lì. Pensavo andasse Bonvi invece nada…

N1002 Diverse cose sono andate subito dopo l’asta. È davvero un peccato però che  non abbia avuto un seguito più pesante. Credo che in molti abbiano erroneamente sottostimato questa opportunità, opportunità sotto diversi punti di vista. Per le aste LN la gente si prepara, accantona, vende, qui questo effetto non c’è stato. Poi non lamentiamoci. E certi collezionisti han fatto sforzi per dargli una mano vendendo al costo, o sotto e TU vedendo certi prezzi lo vedi chiaramente…

N1014 Ragazzi approfittiamo della lista degli invenduti, ci sono dei pezzi che meritano. Urania l’inizio di una avventura come la tua non è mai facile, lo possiamo testimoniare noi della Associazione La Nona Arte, l’importante è non mollare mai e imparare dai propri errori! E siamo tutti pronti per Novembre!!!!!!

N1006 N1002 se hai letto bene il mio posto ho parlato di alcuni pezzi sovrastimati – a mio giudizioidue pratt, per esempio- e altri con prezzi equi,se vuoi dico magnus e cito pure il tuo zanna. Ho fatto un discorso generale, nelle aste c’è di tutto e anche qui il materiale era vario, sono mancati gliacquirenticon i dindi. Un paio di cose le avrei prese volentieri, ma ho appena fatto un grosso acquisto come ben sai.

N1002  mi riferivo al “capisco il collezionista che non vuole vender sottocosto”, non tutti sono cosi. Io cose prese a scambi le ho date sotto il prezzo di mercato, altre invece ho caricato la commissione della casa e un min per me che ho tolto per il post asta. Figurati se faccio polemica col mio socio… . Avrei solo voluto più partecipazione verso lo sforzo di Urania il cui progetto a noi collezionisti può solo far bene. Sono contento di dire che il paz che indicavi con prezzo più che onesto non e’ piu’ mio. Spero prosegua così.

N1012 Per quei 3-4 autori che seguo la base d’asta era troppo elevata…sono curioso di vedere quanti lotti sono stati venduti.
Come prima asta, necessaria per farsi conoscere, la cosa ci potrebbe stare ma se è veritiero quello che leggo tra i commenti nel futuro devono abbassare le pretese chi vuol vendere.

N100 scusate la domanda..magari è una cagata pazzesca…
ma una asta con base 1€ ed eventualmente prezzi di riserva intelligenti ?? cosi si creerebbe quella lotta di rialzi e competizione che tanto piace a chi partecipa in sala o al telefono o online…

NN101 sarebbe quello lo spirito dell’asta, ma il prezzo di riserva si può usare?

N100 heritage negli States la permette..quindi perchè non farla anche qui…

N101 si ritroverebbe il piacere dell’asta che qui non esiste per niente. certo che tutti sti lotti a base 1 euro si farebbe notte….

N1012 È molto semplice. Non deve essere fissato prezzo di riserva. Se il venditore non vorrà che l’opera vada venduta a meno dovrà “riacquistarla” con l’offerta massima perdendo la provvigione e riavendo il pezzo in collezione.
In altre parole il prezzo di riserva deve valere solo per chi propone il pezzo in asta e non per chi lo vuole acquistare. È altresì chiaro che la casa d’asta deve avere l’onesta di obbligare il venditore a pagargli la provvigione per il pezzo invenduto (magari differente…che so…il 5%”?).
Vedremo asta meno corpose ma che appariranno più veritiere che non vendite fatte tramite intermediario.
Anche la casa d’asta avrà il suo ritorno. Ogni pezzo proposto rappresenterà comunque un’entrata a prescindere se verrà venduto o meno il pezzo.

N1013 Personalmente ho recentemente dato a Comicklink un lotto di 250 pagine per le aste di Aprile, Maggio e Luglio e solo 3 hanno una riserva. Anche la ASM121 è partita da $1 senza riserva.
Il senso dell’asta sta nella partecipazione e nell’avere più persone che si scannano per prendere i lotti, e questo lo si ottiene partendo da una base abbondantemente sotto il valore corrente di mercato, non da questo o pure di più, al quale si devono anche aggiungere le commissioni.
Motivo di più per cui preferisco partecipare a quelle di Comiclink (0% di commissioni per chi compra) che a quelle di Heritage (19,5%).
Per non parlare delle commissioni applicate ai pezzi venduti post-asta: se sono rimasti invenduti è probabilmente perchè prezzati troppo alti, quindi che la commissione se la paghi il venditore dalle pretese troppo elevate.

Non sono d’accordo sul fatto che uno si debba “ricomprare” il pezzo: trovo piuttosto che, una volta tanto, abbia fatto la scelta giusta Ebay chiedendo un fee per la vendita con riserva (X% sul valore di riserva, credo) che viene perso dal venditore se la riserva non viene raggiunta. In quel modo la casa d’aste ha comunque un guadagno che concorre alla copertura delle spese e il venditore è “assicurato” a una cifra ragionevole. Sai, non mi riferisco a nessun texano in particolare, ma un’opzione come mi par di capire sia quella che hai proposto potrebbe tranquillamente portare i pezzi ad arrivare a 10 Euro dalla riserva senza raggiungerla, e il venditore che fa, se la ricompra a quel prezzo finendo per pagarla doppia?

N1003  stesso concetto da me espresso ennemila messaggi prima. Il senso dell’asta è invogliare gli acquirenti: se parti già dal prezzo di mercato, chi invogli? Far pagare la commissione da invenduto nel caso di prezzo di riserva non raggiunto (come fa ebay) mi sembra una soluzione ottima. Secondo me questa è la frontiera, se si vogliono fare aste competitive.

N1004 Azz ho preso due pezzi da comic link proprio ad Aprile, non mo dire che erano tuoi, perché 100 $ di spedizione ancora pesano

N1005 ragazzi, purtroppo questo dimostra che, in Italia, le aste – almeno in questo momento – vanno poco: giusto a titolo informativo, considerate che l’ultima asta di Christie’s faceva partire i pezzi da circa la metà del prezzo “base” e, come avete visto, è andata via una montagna di materiale a cifre decisamente importanti. Se Urania avesse fatto o stesso sono convinto che sarebbe andata sicuramente molta più roba, ma le cifre di aggiudicazione sarebbero rimaste ben sotto la valutazione “base” delle tavole che, secondo me, era mediamente corretta e non sopravvalutata. Dobbiam metterci in testa che, da noi, di soldi ne girano pochissimi e, come diceva qualcuno all’inizio di questo post, i principali acquirenti non sono collezionisti ma investitori – e come Galleria posso confermarvelo … dopo quasi 2 anni di attività credo che di questo gruppo abbiano comprato da noi non più di 3 o 4 persone e, considerando che i nostri prezzi sono gli stessi (ed a volte anche più bassi) di quelli che trovate dai vari mercanti, la prova è presto fatta: si fanno molti scambi ma, purtroppo, gli acquisti sono ben pochi. Fortunatamente, però, esistono i collezionisti stranieri ed alcuni appassionati di arte in generale che ci permettono di continuare con il nostro lavoro …

N1006 credo che N1005 abbia fotografato benissimo la situazione: sentivo diversi ieri dire bello questo bello quello, ma di soldi ne circolano pochi . E l’esempio di Christie’s così come Artcurial con Sfar, è sintomo che certi pezzi ormai sono visti come investimento da parte di chi il fumetto lo bazzica ben poco. Ma volendo vedere non è una novità

N1007 Ma quindi come le mettiamo assieme le persone che invece il fumetto lo bazzicano assai e vorrebbero continuare a collezionare tavole, senza che questo hobby diventi l’uscita predominante dai propri conti corrente? Io all’investimento tento di non pensarci mai, perché il risveglio un giorno potrebbe non essere dei migliori.

N1008 Io propongo l’acquisto dei pezzi costosi, condiviso in comproprietà. 2 persone se lo tengono (con regolare contratto scritto) metà tempo per uno. Con diritto di prelazione a prezzo indicizzato in caso di vendita della quota dell’altro. Nel caso di acquisto di più persone che abitano nella stessa città, la tavole starebbero in un minimuseo cofinanziato da tutti gli acquirenti (e fatto visitare in occasione anche ad altri).

N1009 ma nooooooo una tavola è come una bella donna…come potrei mai dare Jessica Alba per 4 mesi a N1010 ed altri 4 mesi a N1007 ????

N1008 Siccome Jessica Alba non ce l’hai neanche per un giorno, sono sicuro che se tu potessi darla per 8 mesi ad altri in cambio ti “accontenteresti” di “soli” 4 mesi con lei

N1007 Darla?!?? Chi ha nominato Darla????

N1011 Ma no le aste vanno, e anzi alcune aste d’arte hanno ripreso bene i loro affari ultimamente in Italia. E’ che quella di Daniele nasce ora e deve farsi le ossa… in un periodo comunque di crisi. Per l’asta di tutto a 1 euro, si può anche fare: la riserva la mettono tutte le case di tanto in tanto.

N1012 N1013 sono d’accordo con te e se asta si vuole fare, che asta sia. Come ricordato da qualcuno se si parte già dal prezzo di mercato a cui aggiungere le commissione del venditore + quelle del compratore il pezzo difficilmente verrà venduto a meno che non sia qualcosa di davvero unico. il mio era un tentativo di suggerire qualche meccanismo per disincentivare certe valutazioni dato che mi sembra che non sempre la casa d’asta sia in grado di arginare valutazioni eccessive, magari “rifiutando” il pezzo. Mi va bene anche che il venditore sia obbligato a pagare una fees nel momento in cui viene fissato il prezzo di riserva.Tutto perché si possa assistere ad un asta e non ad una vendita su intermediazione.

N1008 Se i partecipanti all’asta siamo solo noi che già “ci leggiamo addosso”, l’intermediario non solo è inutile, ma anche dannoso perché incrementa i prezzi a solo suo vantaggio. L’asta ce la potremmo fare da soli. La differenza sta nel tipo di visibilità che la casa d’aste riesce a dare. Urania ovviamente è su questo che deve lavorare. LN che ha la sua esperienza non solo come casa d’aste, ma come venditore a tutto tondo, ovviamente al momento non può essere battuto (ma non è necessario che lo sia, c’è spazio per tutti). La mia opinione, comunque è che se tutto questo che ho appena detto è vero, allora per noi l’asta diventa un buon modo per vendere, ma non per comprare. Mi spiego: se vogliamo vendere a qualcuno che non conosciamo e che potrebbe pagare sperabilmente di più, allora ci rivolgiamo alla casa d’aste. Se invece vogliamo vendere “a prezzo di mercato” (qualunque cosa questo voglia veramente dire) allora tanto vale che la tavola la facciamo vedere a qualche amico o la postiamo qui. Il prezzo basso di partenza è solo uno strumento di marketing.

N1012 N1008 ognuno esprime il suo legittimo punto di vista, giusto, sacrosanto, condivisibile o meno. Quello che a me interessa è che se parliamo di asta mi aspetto che la “merce” proposta lo sia da una base ragionevole che consenta agli interessati di fare RILANCI e che il bene venga assegnato al miglior offerente. Se il pezzo è non venduto o lo è SOLO al prezzo base…io di asta non vedo nulla. E’ una vendita pura e semplice.

N1014 Io personalmente non penso che i cosiddetti investitori siano così presenti nel mercato italiano, se così fosse i cosiddetti Pazienza, Manara e co. sarebbero stati venduti in prima battuta. Penso invece che si debba aprire il mercato divulgando “il nostro verbo”, facendo percepire che si sta acquistando un opera e non una semplice tavola. Se il mercato non si espande ci troveremo sempre noi, e sempre gli stessi, a scambiare e vendere solo tra pochi. Se non ci evolviamo il grosso rischio è quello di vedere una asta come quella di Urania, con dei bei pezzi esposti, non vendere; e a perderci siamo anche e soprattutto noi collezionisti!

N1015 Beh l’associazione penso sia già un bel modo per attirare nuovi futuri collezionisti. Ci vorrebbe un po di pubblicità magari gratuita sui vari fumetti, da Bonelli a supereroi.

N1014 N1015 ci stiamo dando non poco da fare per questo, ma dopo la mia

N1014 esperienza al Comicon ti posso dire che il vero limite sono proprio molti collezionisti di tavole originali che resteranno relegati ad un collezionismo molto più vicino al collezionismo di figurine che a quello d’arte!

N1016 questi, a mio avviso, vanno abbandonati, ritengo invece, che se è vero che il mercato estero tira bisogna insistere su questo e trasmigrarlo in Italia

N1015 In che senso N1014?

N1014 Nel senso che stiamo ancora a parlare di quanto dannoso sarebbe aprire il mercato degli originali per la paura che i prezzi salgano, senza capire minimamente che il mercato viene guidato dall’estero e che gli autori, anche italiani trasmigrano e diventano lo stesso carissimi, con la differenza che il gioco lo conducono i galleristi esteri e noi, come al solito provinciali, seguiamo il mercato quando potremmo esserne protagonisti. Senza contare che se il mercato non si apre ad altri collezionisti prima o poi si satura, andando a perderci tutti! Senza pensare poi che molti collezionisti, che spendono migliaia di euro, alla richiesta di una quota associativa di 35 euro anni, che vanno a finanziare un progetto unico in Italia e forse in Europa con la pubblicazione di una rivista che esplora il mondo degli originali (come punto di partenza) mi hanno risposto “ci devo pensare”, ma pensare a cosa? A questo punto sono fiero delle persone che si sono associate e vi dico noi continueremo ed andremo avanti anche a nostre spese. Noi siamo collezionisti di emozioni e di opere d’arte, che lo si voglia capire o meno!!!

N1015 Ok. Concordo!

N1011 La speranza è che si aggiungano clienti stranieri…

N1002   la penso cosi anch’io…ma sai come siamo in italia, 58mln di commissari tecnici… In poltrona . Dai Urania!!

N1017 Francamente io non capisco questo “de profundis” che state recitando a Urania. Secondo me l’asta è andata molto bene, soprattutto perché è stata organizzata in modo impeccabile (a quanto ho potuto vedere e a quanto mi hanno raccontato gente che era lì in sala a milano). Poi non è giusto (ma per nessuno dei due) paragonare Urania a LN, perché uno è un ragazzo che ora ha iniziato e ne deve ancora mangiare di polvere, l’altro è ormai un personaggio affermato che ha decenni di carriera alle spalle e che ormai (nonostante a qualcuno non stia simpatico…) è un punto fermo di riferimento per il fumetto a livello europeo.
Tornando a Urania, sì è vero che non ha fatto un tutto venduto, ma ha vendicchiato e questo in un momento di crisi dell’economia italiana è già un piccolo successo. Poi di sicuro venderà molto anche alla fine dell’asta e quindi come primo evento non possiamo che fargli i complimenti. E comunque il fatto che sia risaltato subito agli occhi l’invenduto è anche per il fatto che Urania ha voluto fare troppo l’onesto, perché avrebbe potuto fare come le altre case d’aste e far finta che i lotti siano stati venduti per far vedere una grande partecipazione. Urania ha reso tutto trasparente e non ha voluti fare questi giochetti che però secondo me a volte sono anche necessari per tutelare dei pezzi importanti che altrimenti restando invenduti poi si potrebbero bruciare.
Comunque più che altro sarebbe interessante sapere come mai nessuno del gruppo (a quanto ne so ovviamente) non ha comprato nulla da Urania all’asta… prezzi troppo alti (a me non sembre, anzi il 90% degli originali era sotto quotazione di mercato)? Pochi soldi? Pezzi poco interessanti? Troppe chiacchiere e poco distintivo? Ecco sapere dai collezionisti del gruppo il motivo per cui non hanno comprato nulla all’asta di urania potrebbe aiutare ad organizzarsi meglio per la prossima volta.

N1018 Bravo N1017. I prezzi non erano troppo alti. Per esempio, i Disney erano ampiamente sotto i prezzi da galleria e da fiera.

N1019 Concordo con la tua analisi N1017 e per rispondere alla tua lecita ed interessante domanda devo dire che le cose interessanti proposte dall’asta non erano alla mia portata e ciò che lo era non mi ha entusiasmato a sufficienza per far scattare la molla dell’offerta. In ogni caso ho fatto una richiesta su un invenduto

N1019 per quanto riguarda il raffronto LN-Urania capisco il tuo punto ma è fatale fare paragoni visto che calcano in parte lo stesso palcoscenico, certo va fatta la tara della diversissima situazione

N1013 Il mio parere di compratore molto sporadico alle aste è che
1) le stesse dovrebbero partire, come su Comiclink e Heritage, da 1 Euro per far partire la febbre da puntata, uno strumento molto utile nelle aste: se il materiale è valido, in tanti fanno la puntata “pisciatina” per partecipazione, arrivati a un certo punto in molti buttano li una “thrill-bid” e poi arrivano quelli seri;
2) per gli invenduti, le vendite post-asta non dovrebbero essere gravate dalla commissione per il compratore: cioè, se non si è venduta in asta, perchè comprarla dopo se è, comunque, allo stesso prezzo che se si fosse puntato? Parte delle spese sono comunque già coperte dalla commission del venditore…

Per i miei gusti c’erano alcuni pezzi interessanti (Alex Ross, la Necron di Magnus, sebbene vista live mi era scaduta per il viso di una delle due donne, le Serpieri) ai quali avrei volentieri partecipato anche con la consapevolezza di non poterli vincere, giusto per il tentativo.

N1020 Concordo nel fare i complimenti a Urania per la grande onestà e trasparenza! Su quello non 1 punto…ma 100 punti a favore! Ho apprezzato molto!

N1014 E rispondendo all’interessante quesito sul perché pochi di noi non hanno cpmprato io posso dire che già ero esposto per altri acquisti e come me penso anche tanti altri. Se ci fossero più collezionisti questo discorso non si sarebbe fatto. Complimenti a Urania per il risultato, che come prima asta non mi sembra negativo, e per l’indiscussa onestà.

N1019 N1013, credo che il problema principale è che tutto sommato noi collezionisti non siamo così numerosi come negli Usa o in Francia e quindi l’asta che parte da zero non penso che prenderebbe fuoco così facilmente su pezzi che interessano magari solo due collezionisti. Per le offerte dopo asta sarebbe in effetti giusto che venisse dimezzata la commissione lasciandola a carico solo del venditore

N1020 Detto quello perchè non ho offerto? C’erano 5 tavole che rientravano nei miei interessi… 4 avevano una base d’asta già oltre il valore di mercato, in due casi ben oltre…(guarda caso sono state tutte invendute). L’altra avrei voluto offrire…la mia offerta sarebbe stata solo alla base perchè aggiungendo i diritti d’asta raggiungeva, a mio parere, il giusto valore di mercato… Dovendo intervenire dall’online e sapendo che qualsiasi altra offerta fatta con altro mezzo, anche se pari, l’avrebbe superata, ho deciso di aspettare e, se fosse andata invenduta, l’avrei presa successivamente. Sta di fatto che è stata una delle tavole poi aggiudicate in sala alla base d’asta…

N1020 concordo…sono anche io dubbioso sulla base d’asta a 1 euro… Però sono comunque dell’idea che le basi d’asta dovrebbero partire più basse…ben al di sotto al valore di mercato.. Se il pezzo è bello e interessante il prezzo sale…ci sono poche storie… Fino ad ora invece, più che aste, si sono viste vendite a rialzo con intermediazione… E non mi riferisco a Urania che sta partendo solo ora…mi riferisco più a LN

N1013 , concordando sul fatto che i collezionisti in Italia sono pochini, ritengo che le case d’aste dovrebbero internazionalizzarsi un po’ tenendo conto del fatto che offrono anche materiale di interesse per anglofoni e francofoni: interlocutori fluenti online e al telefono, website multilingue, presenza sui social e forum pertinenti, advertising mirato…
Oltre al fatto che bastano veramente due collezionisti per andare a cifre folli partendo da 1, esperienza provata sulla mia pelle a San Diego, da cui sono uscito perdente.
E non volendo partire da 1, come Christie’s insegna anche partire da metà del valore stimato (per quanto questo possa essere attendibile: vedi i saldi di stagione farlocchi, in cui il prezzo viene prima alzato e poi scontato) fa meraviglie per far partire le bidding wars con relativi risultati sotto gli occhi di tutti.

N1019 N1020 e N1013 certamente quello che dite è terreno comune della teoria delle aste, il mio timore è che partendo da metà prezzo su opere magari non irresistibili il risultato sarebbe ben poco gradito al venditore. Voi mettereste in asta un vostro pezzo a metà del vostro prezzo di acquisto consapevoli che non state proponendo un opera irresistibile? Io no, lo prenderei in considerazione per un asta americana affollatissima e con migliaia di potenziali interessati ma non qui dove gli interessati sono decine!

N1018 Concordo con . Voi pensate da compratori, ma non da venditori. L’asta non si fa solo per la gioia dell’acquirente, ma innanzitutto per quella del venditore.

N1019 diciamo che entrambi devono trarne vantaggio, la supposizione meno corretta del partire sottoprezzo è che qualunque cosa possa trovare un acquirente al giusto prezzo, questo assunto trovo sia vero per oggetti altamente desiderabili ma falso per gli oggetti più comuni o non particolarmente significativi o accessibili in abbondanza sul mercato. Ebay ci insegna tutti i giorni che non c’è particolare coerenza o linearità sul mercato

N1020 La tutela per chi porta l’opera è il prezzo di riserva. Detti questo capisco il punto di vista di chi vende…però va detto che chi vende deve prendersi anche i suoi irschi…non può pretendere solo i vantaggi a rischi 0…se no come si diceva trattasi di vendita a rialzo attrevarso intermediario. Detto questo   rammento che l’esperienza dice anche che se le basi d’asta delle opere “medie” sono troppo alte alla fine le opere non si vendono comunque…

N1012 Le mie critiche che possono coinvolgere Urania riguardano il modo di organizzare queste aste.
Per Urania ci sono giustificazioni per il fatto che si proponeva per la prima volta ed un catalogo degno di tal nome doveva organizzarlo.
Vedere, tuttavia, che neanche un quarto dei lotti è stato ceduto e che neanche 20 hanno beneficiato di rilancio mi fa dubitare, e mi scuso se mi ripeto, di avere a che fare con aste.
Le quali devono avere un ruolo…compravendere le opere.
Le aste vengono organizzate nell’interesse di entrambe le parti (e quindi della casa d’aste che si pappa la commissione).
E se proprio si vuole derogare all’assunto le aste si organizzano per favorire il compratore e non il venditore.
Altrimenti l’opera rimane invenduta e si è perso solo tempo.
Ero interessato a qualche opera bonelliana ma ho trovato le valutazioni eccessive per me.
Ognuno può dire e pensarla come vuole.
I numeri…quelli sono lì a parlare per me.

N1013 , non sono d’accordo: vero, io metto le mie cose solo in aste USA, quindi con pubblico più vasto (ma, d’altronde, ho solo materiale USA), ma nella quasi totalità dei casi faccio partire da $1 senza riserva e mi prendo i miei rischi.
Nell’asta di aprile mi sono andati pezzi a 27, 31 e 45 dollari ed altri a 250 (quando me ne aspettavo si e no 100): ho fatto i miei conti e bene così.

Certo che se compro qualcosa (magari a un’asta dove mi appiccicano quasi il 20%), più la spedizione e la dogana, poi lo propongo dopo un anno su CAF e non mi cagano, vado da un’altra casa d’aste dove pretendo di recuperare tutto (e il compratore ci deve sbattere su un’altra commissione + spese di spedizione) e non mi cagano nemmeno li, quindi provo Ebay e vado piatto e alla fine approdo a un’ulteriore casa d’aste sempre con le stesse pretese, le possibilità che il mio pezzo non si venda sono abbastanza alte.
E mi sembra che qualche pezzo proposto da Urania di giri ne avesse già fatti un po’, quindi era già “bruciato”.

, hai sicuramente ragione sulla questione dei prezzi meno pregiati, vista la quantità di materiale che c’è in giro, ma c’est la vie: se ognuno spera di recuperare tutto ciò che ha speso in qualunque situazione di mercato e su qualunque pezzo, diventa chiaro che a portare su i prezzi non sono gli “speculatori” (che mi sembrano un po’ la “gggente” del collezionismo, un’entità deus ex machina al centro di tutto) ma i collezionisti con pretese irreali.
Per dire, i tre pezzi (su 250) che ho dato in consegna a Comiclink con una riserva, ce l’hanno più bassa di quello che, dopo un po’ di ricerche, ritengo sia il corrente valore di mercato. Si, certo, la faccio facile, colleziono da 20+ anni, ma non sono certo l’unico ad aver comprato bene anni fa…

N1019 Ok posso capire la tua posizione, sta di fatto che: 1)il mercato in generale per fortuna tira 2) chi compra o ha comprato originali per ora economicamente regge e non è costretto a svendere 3) se ha comprato in prima istanza spesso è perchè comunque l’opera di per se aveva ed ha qualcosa di suo interesse, ergo e concludo non vi è motivo alcuno per molti di noi di vendere sottocosto, vada come vada se ciò che ho messo in asta e o vendita più volte non trova compratori me lo tengo in collezione. Certo che la prospettiva di chi deve vendere è ben diversa e può arrivare alla svendiita. In ogni caso, come già detto, pezzi che ho proposto più volte in piu’ situazioni questa volta sono stati venduti, si tratta molto semplicemente di attendere il momento buono, la fretta certamente non aiuta a concludere buoni affari

N1018 , io un pezzo in asta ce l’avevo. Non volevo perderci, il pezzo non è stato venduto e preferisco così: come dice qui sopra, non avevo nessunissimo buon motivo di vendere sotto costo.

N1015 Nn credo che nn si sia considerato l’evento. Semplicemente noi alla fine siamo pochi.

N1002 Beh per altri eventi ho visto smanie maggiori, ovviamente generalizzo, poi c’è chi ha invece partecipato molto in tanti sensi…il mio sentore era quello…


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